LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CIRIO SULLA DIDATTICA A DISTANZA

LA RICHIESTA DI RIPENSARE LA DECISIONE DI MANTENERE LA DIDATTICA DIGITALE PER LE CLASSI SECONDE E TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DEL PIEMONTE

fpasquino
30 Novembre 2020
Gentile Presidente,
abbiamo appreso della Sua volontà di derogare a quanto disposto dal DPCM vigente relativamente alle limitazioni per le Regioni in fascia arancione, mantenendo la didattica digitale a distanza per le classi seconde e terze fino al 23 Dicembre.
Siamo consapevoli della delicatezza della situazione, dei rischi che possono determinare aperture indiscriminate e che pareri tecnici a supporto della Sua decisione suggeriscono questa misura.
Ci permettiamo di invitarla a riflettere ulteriormente sulla comprensibilità e ragionevolezza sul piano scientifico, amministrativo e politico di questa decisione, a maggior ragione nel rapporto con famiglie e alunni, fortemente limitati dalla impossibilità di frequenza della scuola.
Come si spiega che a poche decine di chilometri dal Piemonte i loro coetanei potranno andare a scuola pur essendo quelle regioni in zona arancione?
Come è possibile che scuole capillarmente presenti sul territorio e per cui l'impatto sul trasporto pubblico locale è assai modesto debbano rimanere chiuse per le classi seconde e terze, qualora fosse il trasporto la ragione di tale scelta?
Qui non si tratta di fare polemica politica, ma di assumere atteggiamenti chiari e coerenti.
Abbiamo trascorso settimane ad attendere l'uscita dalla zona rossa, a discutere di attività economiche sospese e in grave difficoltà, di cenoni di Natale e Capodanno, di orari di celebrazioni religiose in occasione delle prossime festività, dando al contempo pubblica solidarietà e riconoscibilità all'appello di una giovane studentessa torinese manifestante la sua volontà di ritornare in classe. E poi al momento opportuno che cosa si decide?
E' questa la domanda che ci rivolgono famiglie, studenti, operatori del mondo della scuola e in generale tutti i cittadini a cui le istituzioni devono rispondere con responsabilità, ragionevolezza e capacità di farsi comprendere.
A noi questa scelta pare poco comprensibile e per questo La invitiamo a rifletterci meglio e a riconsiderarla alla luce del pesante impatto su studenti giovani, per cui l'ambiente scolastico è parte del processo di istruzione ed educazione, nonché sulle loro famiglie cui va la responsabilità della cura e dell'assistenza nel percorso scolastico e nella permanenza a casa nel momento in cui ulteriori attività riapriranno.
Confidiamo che il senso di responsabilità che La anima come amministratore e padre La induca a riflettere ancora su questa decisione e a rivalutarla in considerazione delle ragioni sopra espresse.
Grazie per l'impegno profuso in questi lunghi mesi e di cui siamo partecipi come Sindaci e amministratori e per l'attenzione che vorrà rivolgere a questa nostra comunicazione.
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